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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I municipio, frattura Sel-Pd: Cioffari non vota il bilancio, ma i consiglieri difendono Alfonsi

Il capogruppo Sel esce dall'Aula: "Una prova di forza, una vera e propria conta voluta dalla presidente Alfonsi". Ma consiglieri e assessori vendoliano difendono l'operato della presidente, che non commenta

Anche nel centro storico arriva la frattura. Il capogruppo Sel, Mauro Cioffari, esce dall'Aula durante la votazione di bilancio e piano investimenti. Un gesto forte, perché non si tratta di un singolo provvedimento. Il piano finanziario di un ente locale è lo specchio del progetto politico che lo stesso intende applicare sul territorio. Non un voto di sfiducia verso la presidente dem Sabrina Alfonsi e l'intera maggioranza, ma certamente una rottura, difficile da sanare, e oramai fisiologica in diverse circoscrizioni. 

"Spiace molto constatare - ha dichiarato Cioffari - dopo il lavoro istruttorio svolto in Commissione Bilancio, in cui più volte i consiglieri Pd hanno fatto cadere il numero legale al momento della votazione, che la discussione in aula si sia voluta ridurre ad appena poche ore di confronto. Una prova di forza, una vera e propria conta voluta dalla presidente Alfonsi, poco utile al dibattito democratico che si sarebbe dovuto svolgere in Consiglio". Una corsa per approvare il piano il prima possibile, con un pessimo risultato secondo il capogruppo vendoliano. Troppi i nodi aperti su fronti fondamentali per i cittadini. 

IL BILANCIO "INADEGUATO" - "La manutenzione delle strade, per la quale non ci sono più fondi nel piano investimenti, il verde pubblico, la derattizzazione e disinfestazione delle scuole e, non ultimo, l'abbandono in cui versa l'ex XVII Municipio (accorpato all'ex I) con il trasferimento, il 14 agosto 2015, dell'Ufficio Tecnico Edilizio, in disaccordo con le linee guida date dalla Commissione, nella sede di Via Petroselli, causando molteplici difficoltà agli utenti, ed il paventato trasferimento dell'Ufficio Politiche Sociali nella sede di Circonvallazione Trionfale. Non si è voluto aprire un confronto con le opposizioni su nessun emendamento portato in Consiglio". Tutto in fretta e furia. E a pagare saranno gli abitanti. 

DISABILI E ANZIANI - "Un discorso a parte", aggiunge Cioffari, "meritano le politiche sociali. Con la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 191 del 18 giugno 2015, che parzialmente modifica la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 355 del 21 dicembre 2012 con la quale sono stati riorganizzati i servizi di assistenza domiciliare per persone anziane (SAISA), per i disabili (SAISH) e per i minori (SISMIF), vengono giustamente rimodulati i corrispettivi agli erogatori dei servizi, prevedendo la giusta rideterminazione dei costi degli interventi per le categorie professionali coinvolte".

"La Delibera 191 - osserva Cioffari - non esplicita, tuttavia, indicazioni in merito a dove si vadano ad individuare le maggiori risorse economiche per attuarla". "Al netto dei numeri - chiarisce ancora - avendo a disposizione le stesse risorse del Bilancio precedente, il legittimo onere maggioritario previsto per i lavoratori che svolgono i servizi di assistenza domiciliare, ricadrà necessariamente sul numero di ore di assistenza che verranno erogate agli anziani, ai disabili e ai minori. Il buio totale, infine su quello che sarà il futuro delle residenze sanitarie assistite". Un disastro che il capogruppo si rifiuta di sottoscrivere. 

Esce dall'Aula. Il provvedimento passa a maggioranza, ma il gesto resta a segnare un'inevitabile rottura, seppur ancora timida. "Se stiamo rompendo con la maggioranza? No, o almeno, non ho voluto sfiduciare la presidente con un no al bilancio, perché credo che la responsabilità sia per lo più delle politiche applicate dal governo nazionale agli enti locali". Che però la presidente rappresenta. E allora, almeno di frattura possiamo parlare? "Beh sì, direi di si". Frattura con la maggioranza dem, ma frattura anche con parte di Sel municipale che non si riconosce nella posizione del capogruppo. 

LA POSIZIONE DEL GRUPPO SEL - "La sua è una posizione politica e personale" dichiara il consigliere Jacopo Argilli, che insieme a Manca ha votato a favore. "Anche noi abbiamo delle perplessità sul bilancio approvato, ma abbiamo voluto dare un segnale di continuità rispetto a un'amministrazione che ci ha visto uniti per quasi tre anni, rispetto alla quale abbiamo sempre dato, e diamo, una valutazione positiva". Poi è ovvio, "siamo con Sinistra Italiana e Fassina in campagna elettorale". Ma per i consiglieri, "e anche per il coordinamento Sel municipale", quella del capogruppo è una "strumentalizzazione" per una rottura, che destinata comunque a consumarsi dato il quadro comunale, "non ha bisogno di polemiche e attacchi diretti". Il minisindaco sul punto sceglie il silenzio stampa. 

II MUNICIPIO--->SEL ESCE DALLA MAGGIORANZA

XIV MUNICIPIO---->SEL MOLLA BARLETTA

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