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Colle Oppio, parco riqualificato ma i senzatetto dormono a pochi metri dalla Domus Aurea 

Entrano e escono dal cantiere di restauro del complesso monumentale scavalcando con estrema facilità la recinzione. La consigliera Naim: "Da anni chiedo la chiusura di tutti i cancelli del parco di notte"

La reggia neroniana patrimonio dell'Unesco presa in prestito come alloggio di fortuna da un gruppo di senzatetto. Un mini accampamento abusivo nel cuore del parco di Colle Oppio, appena riqualificato, a pochi metri dal complesso monumentale, oggetto di restauro da parte della Soprintendenza. Scavalcano la recinzione, con un via vai che è continuo, avanti e indietro nell'area verde. 

"Dormite nella Domus Aurea?". Uno degli accampati fa cenno di sì con il capo, mentre si allontana dalla "sua" dimora con lo zaino in spalla. A riprenderlo con il cellulare la consigliera del I municipio, Nathalie Naim, schierata in più occasioni a difesa del decoro del parco (VIDEO IN BASSO). "Ho ricevuto diverse segnalazioni sulla presenza di abusivi all'interno del cantiere, c'è chi mi ha detto che addirittura cucinano all'interno con bombole a gas". Lei ne incrocia tre, in pieno giorno. 

Eppure, la domanda sorge spontanea, "possibile che non ci sia un circuito di telecamere di videosorveglianza, e se c'è, come immagino, che nessuno le guardi?". Non è la prima volta. In realtà per mesi, prima che il Giubileo rendesse necessario un intervento urgente di pulizia, il prato che circonda il maxi restauro ha accolto tendopoli di rifugiati e senzatetto con vista Colosseo. Una specie di campeggio improvvisato tra le rovine di Nerone con tanto di falò serali per combattere il freddo e rifiuti abbandonati ovunque. Oggi le tende non ci sono più, ma evidentemente il monumento continua a fare gola a chi cerca riparo per la notte. 

"Ho chiesto più volte - chiosa Naim - che l'area venisse chiusa negli orari notturni". Parte del parco lo è già da pochi giorni, dal taglio del nastro dopo i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti con i fondi del Giubileo, 300mila euro. Fontane monumentali come nuove, vialetti tirati a lucido, erba tagliata. Ma la zona nord del parco, dove ricade il cantiere dell'antica reggia, rimane aperto, perché tagliato da via del Monte Oppio, strada trafficata.

L'idea è di chiudere tutto il parco, ma il piano è allo studio della Polizia Locale che sta valutando un cambio di viabilità. "Sono anni che questa questione va avanti senza essere risolta - concludere la consigliera di via della Greca - senza dimenticare che è ancora vigente un'ordinanza del sindaco, valida per tutti i parchi di Roma, che impone la chiusura al tramonto". 

PRECISAZIONI - A seguito della pubblicazione della denuncia, la Soprintendenza ha chiesto una rettifica alla redazione, specificando che la presenza di senzatetto non riguarda il monumento, "accessibile solo al personale della Soprintendenza o alle ditte che operano al suo interno per il recupero e il risanamento del complesso monumentale". La Domus "sottoposta a rigidi sistemi di sorveglianza, è invece aperta al pubblico, italiano e straniero, il sabato e la domenica su prenotazione. A tutti, visitatori, personale e ditte, è comunque vietato introdurre, preparare o consumare cibi al suo interno e tanto più pernottare". 

E ancora: "Nell’articolo si fa confusione tra gli ambienti sotterranei della Domus Aurea, e l’area soprastante del Parco di Colle Oppio, riferibile ai resti delle Terme di Traiano, dove la presenza di senzatetto (migranti, rifugiati, profughi) costituisce un annoso problema cui fanno fronte le autorità competenti".

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