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Librai di via delle Muratte senza bando? Ci pensa il sindaco Tosi da Verona

Flavio Tosi, segretario nazionale di "Fare!" e primo cittadino di Verona, in visita nella via dei librai. "Gli abusivi non li tocca nessuno, i librai invece non possono lavorare. Chiederò un intervento al ministero degli Interni"

Sgomberati i librai con i permessi scaduti, nessuno sanziona o allontana i venditori abusivi e gli artisti di strada: "Una situazione paradossale". Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha effettuato un sopralluogo in via delle Muratte, in veste di segretario nazionale di "Fare!", il nuovo soggetto politico nato dopo la fuoriuscita dal Carroccio. Lui che l'abusivismo dice di averlo sconfitto nella città di Romeo e Giulietta, prende in mano la situazione e promette pressing sul ministero dell'Interno per permettere a chi vende libri con regolare licenza di continuare a lavorare. Il nord scende a insegnare a Roma "come si fa". 

UN PASSO INDIETRO - Parliamo di una ventina di postazioni sparse per il centro storico, la metà, appunto, in via delle Muratte. Per anni, accanto ai libri sopravvissuti solo in parte, si è venduto di tutto: cartoline, calamite, miniature del Colosseo e di San Pietro, locandine di film, ben oltre il 90 per cento libri e il 10 per cento "editoria" (uguale: tutto il resto) stabilito dalla normativa. 

Inizialmente regolate dal progetto Arcipelago della Parole, cancellato nel 2008, tre anni dopo il Tar ha dato ragione ai librai e il Comune si è visto costretto all'emanazione di un bando. Un impegno fissato dalla deliberazione dell’Assemblea capitolina n.8 del 14 febbraio 2011. 

La gara però non è mai stata pubblicata, e i commercianti sono andati avanti fino al 2013 a suon di proroghe. Poi, gli sgomberi della Polizia Locale, l'ultimo due settimane fa con sequestro di cinquemila libri e multa di oltre 26mila euro. Nel frattempo, gli uffici di Comune, municipio e Sovrintendenza, studiano le carte per decidere le nuove postazioni e pubblicare il nuovo bando. Ma il tutto è ancora fermo. 

CI PENSA IL SINDACO DI VERONA - Durante il sopralluogo, Tosi ha incontrato una delegazione di lavoratori che ha denunciato la disparità di trattamento subita "perché – accusano – noi siamo stati sgomberati e multati mentre tutti gli altri vengono lasciati fare". "Sono circa cinquanta le famiglie rimaste a casa alle quali il Commissario prefettizio del Comune di Roma Francesco Paolo Tronca non ha dato finora risposta - conclude Tosi - mentre, Fare! ha promesso un aiuto concreto. Passeremo dal Ministero degli Interni per vedere che si dia la possibilità almeno temporaneamente di continuare delle attività lavorative che andavano avanti da decenni in attesa di una regolarizzazione definitiva che queste famiglie aspettano da molti anni e che per colpa della Pubblica Amministrazione non hanno potuto ottenere". 


 

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