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Passeggiano mano nella mano e vengono aggrediti: aggressione omofoba a Campo dè Fiori

I due hanno sporto denuncia assistiti dall'Arcigay Roma. Duro il commento di Aurelio Mancuso dell'Arcigay nazionale: "L'immobilità del ministro delle "ignote opportunità" è lì a testimoniare che si intende lasciar fare, senza muovere un dito"

Un italo americano di 34 anni ed il suo compagno di 27 sono stati aggrediti nei pressi di Campo dè Fiori da un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 20 anni. A denunciare l'aggressione è l'Arcigay di Roma che parla di aggressione omofoba. I fatti risalgono alla notte tra il 6 e 7 giugno scorso ed oggi è stata resa pubblica, attraverso anche una formale denuncia al Tribunale di Roma.

I due giovani stavano passeggiando mano nella mano nei pressi di via del Biscione quando ad un tratto un gruppo di circa 5-6 ragazzi tra i 18 e 20 anni si è avvicinato e dopo aver cominciato ad inveire contro di loro, li colpiti ripetutamente con violenza. Il 27enne in particolare ha sbattuto la testa contro un sasso, perdendo i sensi. Gli aggressori si sono poi dileguati.

  E' indubbio che la sottovalutazione del governo della violenza causata dall'odio nei confronti degli omosessuali e transessuali sia reiterata e colpevole  
Aricgay Roma, che alla coppia sta offrendo assistenza legale, ha lanciato un appello a tutti gli esercenti di via del Biscione e delle vie limitrofe affinché rendano disponibili le videoregistrazioni effettuate dalle loro telecamere di sorveglianza nella notte tra il 6 ed il 7 giugno, in modo da poter rilevare eventuali elementi utili al caso. La stessa associazione fa sapere che sabato prossimo il carro in programma per il Gay Pride sarà dedicato alla coppia aggredita.

Commenta duramente quanto accaduto Aurelio Mancuso,  presidente nazionale Arcigay: "Fa impressione che puntualmente nell'avvicinarsi di importanti iniziative lgbt a Roma si debbano registrare violenze di questo tipo e, che al di là della solita e scontata solidarietà di facciata, nulla accada di concreto affinché anche i cittadini lgbt possano passeggiare incolumi per le strade di Roma".

Secondo Mancuso “la responsabilità oltre che locale è nazionale. E' indubbio che la sottovalutazione da parte del governo della violenza causata dall'odio nei confronti delle persone omosessuali e transessuali sia reiterata e colpevole. In particolare l'immobilità del ministro delle “ignote opportunità” è lì a testimoniare che si intende lasciar fare, senza muovere un dito”.
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