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Centro Centro Storico / Via del Babuino

Tridente: ecco i nuovi marciapiedi anti sosta in via del Babuino

E' terminata ieri la prima fase di lavori, dal civico 108 al civico 92 all'altezza di via Vittoria. In fase conclusiva anche il secondo tratto fino a via dei Greci, per poi proseguire lunedì con il terzo fino a via San Giacomo

Nel Tridente si iniziano a vedere i primi risultati. Via del Babuino inizia a liberarsi dai cantieri, con nuovi maxi marciapiedi, a misura di pedone ma soprattutto contro la sosta delle auto. E' terminata ieri la prima fase di lavori, dal civico 108 al civico 92 all'altezza di via Vittoria, per la pedonalizzazione della zona compresa tra piazza del Popolo, via di Ripetta e piazza di Spagna. Quest'ultima chiusa a taxi e ncc già da una settimana.   

In fase conclusiva anche il secondo tratto - da via Vittoria a via dei Greci - per poi proseguire lunedì con il terzo tratto fino a via San Giacomo. Proprio pochi giorni fa, in occasione della pedonalizzazione ai piedi di Trinità dei Monti, il sindaco Ignazio Marino aveva effettuato un sopralluogo ai cantieri. "Si vede finalmente la via, si vede la linea architettonica della via che prima non si vedeva - aveva commentato il primo cittadino - Diventerà una passeggiata indimenticabile per i romani. Sono proprio contento".

COMMERCIANTI - Nessuna manifestazione di protesta eclatante per il momento da parte dei commercianti, che però non mancano di esprimere paure e perplessità. 

 "Occorre affrontare con il necessario approfondimento - sottolinea Giovanna Marchese Bellaroto, della Cna Commercio - le implicazioni logistiche (carico-scarico merci, mobilità dei cittadini), di una scelta che condividiamo, sul sistema delle imprese commerciali ed artigianali. Le istituzioni debbono rifuggire dalla tentazione di affrontare singole problematicità  per far prevalere l'interesse generale. Come cna commercio torniamo a manifestare la nostra più ampia disponibilità a collaborare affinchè la pedonalizzazione del Tridente sia una vera opportunità per la città e quindi per le imprese del centro storico e non una misura che contribuisca all'ulteriore espulsione dal tessuto storico della piccola impresa artigianale e commerciale".
 
Altre associazioni del centro storico invece, tra cui quelle di via Condotti, piazza di Spagna, Trinità dei Monti, via Frattina e la Consulta del commercio centro storico, hanno scritto una lettera-appello al primo cittadino. "Quella che a prima vista può sembrare una decisione democratica ("tutti a piedi") di fatto- si legge nella lettera indirizzata al primo cittadino- nell'area intorno a piazza di Spagna, può diventare antiestetica, antieconomica e masochista. Impedire l'accesso a queste strade, culla dell'eccellenza romana, ai mezzi pubblici, ai taxi e agli Ncc significa una lenta condanna al declassamento ed all'oblio di negozi, case e ditte su cui è retta gran parte dell'economia del grande turismo internazionale e certamente tutta l'immagine della nostra città, non solo in Europa ma nel mondo".

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