Tridente chiuso anche ai motorini: panico parcheggi, è già sosta selvaggia

I parcheggi sono pochi, e il rischio sosta selvaggia nei vicoli limitrofi è dietro l'angolo. Anzi, forse, è già realtà. A pochi giorni dalla chiusura ufficiale del Tridente mediceo ad auto sì, ma anche a motorini, le lamentele di chi resta fuori dalla mini Ztl A1 concordano tutte su un punto: i posteggi garantiti dal Campidoglio, che nei giorni scorsi si è affrettato a rassicurare gli interessati su "350 nuovi stalli già individuati", non bastano. 

"Poi non ci lamentiamo se le strade sono intasate, e voglio vedere pure se mi fanno la multa perché sto sul marciapiede". Andrea, 53 anni, deve arrivare a lavoro in via della Frezza. Bloccato su via di Ripetta, dove gli agenti della Municipale fanno le veci dei varchi elettronici in arrivo dal 7 gennaio, parcheggia in via dell'Oca, di traverso tra altri quattro motorini e un cassonetto. 

Non è l'unico, la strada è piena di mezzi a due ruote posteggiati nei modi più fantasiosi. Perché il Comune ha individuato parcheggi nuovi, già delimitati da apposita segnaletica orizzontale, ma evidentemente la quantità di motorini supera di gran lunga il previsto.

Se infatti i posteggi sono in totale poco più di 800, compresi i 350 già aggiunti, e i lavoratori che si muovono (si muovevano) nell'area superano i 2mila, il pericolo caos è reale. E già via del Tritone, via Francesco Crispi, via Tomacelli, appaiono invase, con due ruote che occupano indisturbate parcheggi per disabili, pensiline del bus, marciapiedi. 

"Servono almeno fra i 600 e gli 800 stalli gratuiti in più a quelli esistenti per motoveicoli nelle zone di bordo alla nuova area ztl 1 altrimenti è e sarà caos". Lo ha già denunciato più volte Fabrizio Sequi, portavoce dei comitati Aventino e Ripa. 

"Continuiamo ad ascoltare promesse e annunci nelle quali si anticipano valanghe di sanzioni amministrative - prosegue Sequi - con il palese intento di fare cassa e rendere più complicata la vita ai cittadini anche perchè risulta difficilmente credibile che infrastrutture e servizi alternativi (in primis oltre 500 stalli) possano essere pronti per domattina".