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Centro Ghetto / Via di Santa Maria del Pianto

Tavolino selvaggio, ristoratore del Centro toglie i sigilli: ora rischia l'arresto

La decisione starà al giudice che ha in carico il provvedimento. Del 23 Settembre il primo blitz che ha colpito il commerciante con applicazione del codice penale per invasione di terreni

Secondo sequestro penale per un commerciante di via Santa Maria del Pianto. Nonostante il blitz dei vigili urbani del 22 settembre, neanche 24 ore più tardi i tavolini abusivi del bar-ristorante sono di nuovo lì, a occupare il suolo pubblico in barba alle regole. Ma i residenti hanno subito avvisato il municipio, che è intervenuto una seconda volta. 

Così sono scattati i sigilli, con l’applicazione del codice penale agli articoli 633 (invasioni di terreni o di edifici) e 639 con cui si rischia il carcere fino a due anni e una multa di mille euro. In teoria l'esercente rischierebbe l'arresto, perché ha già ignorato il provvedimento di martedì, ma la decisione starà al giudice che ha in carico il procedimento. 

E' il terzo blitz da quando è scattata la vera novità in tema di arredi: la possibilità di applicare codice penale agli articoli 633 (invasione di terreni o di edifici) e 639 con cui si rischia il carcere fino a due anni e una multa di mille euro. Una stretta che vuol essere decisiva, e che lo stesso assessore alla Legalità ha fatto sua. "Se tolgono anche solo un sigillo, valuteremo la possibilità di arresto" ha dichiarato il 17 settembre, quando la task force del comandante Raffaele Clemente è scesa in campo con quindici uomini e la minaccia delle manette. 

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