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Commercianti tra crisi, usura e illegalità: un tavolo in I Municipio

Tavolo antiusura nato nel I Municipio, dove la commissione Legalità, presieduta da Iside Castagnola, ha chiamato a raccolta tutti i soggetti coinvolti per condividere esperienze e progetti

A Roma l'usura non funziona come al sud. I commercianti sono presi di mira sì ma con altre modalità. C'è chi ha bisogno di un aiuto economico per pagare l'ennesima cartella esattoriale, e in preda al panico approfitta della mano amica della malavita. O chi non sa come uscire da un pantano burocratico infernale e si rivolge a figure amiche, che amiche non sono e che si offrono di farti strada in cambio di un compenso economico. 

Un fenomeno non conosciuto come dovrebbe, venuto fuori in parte con le intercettazioni di Mafia Capitale, ma ancora da portare alla luce, e soprattutto, da sconfiggere. Questo l'obiettivo del tavolo antiusura nato nel I Municipio, dove la commissione Legalità, presieduta da Iside Castagnola, ha chiamato a raccolta tutti i soggetti coinvolti per condividere esperienze e progetti. 

Confcommercio, Cna, Sos imprese, Cittadinanza attiva, lo sportello antiusura della Comunità ebraica di Roma, associazioni dei consumatori e anche rappresentanti degli ordini degli avvocati e dei commercialisti hanno messo sul tavolo problemi, iniziative e proposte.

Un primo risultato raggiunto, l'impegno dell'assessore alla Legalità di Roma Capitale, Alfonso Sabella, anche lui presente in via della Greca, a coordinare le forze: "Nel mio progetto di assessorato alla Legalità - ha detto- c'è anche l'istituzione di un coordinamento di tutte le iniziative sul fronte del contrasto all'usura e al sovraindebitamento. Il mio primo obiettivo nel contrasto all'usura è fare in modo che la vittima del reato di usura si senta protetto dalle istituzioni e quindi si possa avere un incremento delle denunce". 

Che al momento, almeno nella compagine delle piccole imprese sono poche. "E' difficile che trovi il coraggio di sporgere denuncia, però ti fornisce dei dati importanti per le associazioni, che spesso si sostituiscono a loro e sporgono denunce circostanziate alle forze dell'ordine" spiega Giovanna Marchese Bellaroto, di Cna Commercio Roma. "Abbiamo degli appositi sportelli Sos Impresa, già da due, tre anni. Denunciare è fondamentale, come lo è semplificare gli iter burocratici e intensificare i controlli sul territorio". 

"C'è anche il problema - continua Bellaroto - di molti bottegai onesti che, soprattutto nel Centro storico, si trovano a combattere con la concorrenza sleale di molti e per superare la crisi cadono nell'usura". Infine, altro "dato allarmante" è quello del sovraidebitamento. È lo sportello antiusura della Comunità ebraica di Roma a dire che "dopo 9 anni di attività abbiamo aiutato 515 nuclei familiari. Per il 90% di loro il problema era il sovraindebitamento". 

Presente in commissione anche l'assessore al Sociale del I Municipio, Emiliano Monteverde: "Investire sugli sportelli di aiuto è importante- ha detto- ma adesso è necessario capire come si costruiscono le risposte a quelle domande di assistenza. Per non lasciare sole le persone bisogna fare un salto di qualita' in questo senso. Credo che ci siano condizioni". 

Prima tra tutte, quella di fare rete: "Tra i punti del programma del nostro sindaco Ignazio Marino, vi era anche la lotta all'usura e l'uso dei beni confiscati alla mafia per fini sociali. Il tavolo della lotta all'usura parte dal I Municipio che è il cuore economico della Capitale. Dopo la seduta di oggi- ha detto infine Castagnola- ci rincontreremo di nuovo e il nostro obiettivo è l'istituzione, a seguito della proposta in Consiglio comunale, del coordinamento antiusura cittadino, quindi un tavolo per ogni Municipio. Si parte da qui, e Sabella ha rinnovato il suo impegno".

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