Esquilino, clochard pakistano trovato morto: era leader della comunità di migranti
Sher Khan, questo il nome della vittima, era noto a Roma per essere stato tra i primi a fondare un'associazione di migranti. Il 55enne era stato sgomberato a settembre da un capannone sulla Salaria e da allora viveva all'aperto
Redazione
09 dicembre 2009 12:36
Il freddo fa la prima vittima in quest'inverno romano. E' un cittadino pakistano di 55 anni, senza fissa dimora, ritrovato morto questa mattina all'Esquilino in via Principe Eugenio. Al momento è il freddo la causa più probabile per la morte dell'uomo. Infatti sul suo corpo non sono stati ritrovati segni di violenza.
Il 55enne si chiamava Sher Kahn ed era stato uno dei fondatori delle prime associazioni di comunità di migranti a Roma. L'uomo viveva, fino allo scorso settembre, in un capannone di via Salaria 971. Il 9 settembre però la struttura è stata sgomberata e Sher Khan non ha potuto usufruire dell'assistenza del Comune di Roma perchè single e senza figli.
Sull'episodio è intervenuto il capogruppo di Sinistra Arcobaleno nel I Municipio, Letizia Ciccioni, che ha affermato: “Un'amministrazione che vuole veramente fare del contrasto alle povertà ed al disagio sociale il suo “fiore all'occhiello” si dovrebbe preoccupare di dare assistenza a quanti in questa città vivono nel bisogno estremo, non con i soliti “pannicelli caldi”, ma aprendo sul territorio della città centri di assistenza diurna e notturna efficienti ed organizzati in grado di accogliere le migliaia di persone che si trovano in queste condizioni, il funzionamento di un buon governo della città si misura anche sul grado di dignità che dovrebbe essere dato alle persone più svantaggiate e non millantando sgomberi indiscriminati e presunte soluzioni, senza poi in concreto affrontare il problema”.
Il Sindaco, intervenendo a margine del blitz di Legambiente al Colosseo ha spiegato: “Il piano freddo partirà come ogni anno e darà un ricovero a tutti coloro che non hanno un luogo dove andare a dormire per proteggersi dal freddo. Fino ad ora la temperatura non si era abbassata tantissimo, in ogni caso siamo già pronti a partire con il piano messo a punto dall'assessore Belviso”.
Il 55enne si chiamava Sher Kahn ed era stato uno dei fondatori delle prime associazioni di comunità di migranti a Roma. L'uomo viveva, fino allo scorso settembre, in un capannone di via Salaria 971. Il 9 settembre però la struttura è stata sgomberata e Sher Khan non ha potuto usufruire dell'assistenza del Comune di Roma perchè single e senza figli.
Sull'episodio è intervenuto il capogruppo di Sinistra Arcobaleno nel I Municipio, Letizia Ciccioni, che ha affermato: “Un'amministrazione che vuole veramente fare del contrasto alle povertà ed al disagio sociale il suo “fiore all'occhiello” si dovrebbe preoccupare di dare assistenza a quanti in questa città vivono nel bisogno estremo, non con i soliti “pannicelli caldi”, ma aprendo sul territorio della città centri di assistenza diurna e notturna efficienti ed organizzati in grado di accogliere le migliaia di persone che si trovano in queste condizioni, il funzionamento di un buon governo della città si misura anche sul grado di dignità che dovrebbe essere dato alle persone più svantaggiate e non millantando sgomberi indiscriminati e presunte soluzioni, senza poi in concreto affrontare il problema”.
Il Sindaco, intervenendo a margine del blitz di Legambiente al Colosseo ha spiegato: “Il piano freddo partirà come ogni anno e darà un ricovero a tutti coloro che non hanno un luogo dove andare a dormire per proteggersi dal freddo. Fino ad ora la temperatura non si era abbassata tantissimo, in ogni caso siamo già pronti a partire con il piano messo a punto dall'assessore Belviso”.
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09 dicembre 2009 12:36
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