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Esquilino Esquilino / Via Achille Grandi

Esquilino, adescavano clienti dalle finestre: scoperta casa a luci rosse

In via Achille Grandi le ragazze chiamavano i clienti dalla finestra: dopo un periodo di indagini e appostamento il blitz. Due i denunciati e sequestro del locale

Una vera e propria “casa chiusa” è stata scoperta dalla polizia grazie ad alcune indagini avviate a gennaio scorso, gli agenti impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato un continuo andirivieni di uomini provenire da uno stabile di via Achille Grandi.

Insospettiti dai strani movimenti, hanno deciso di appostarsi, nei pressi dell’edificio. A insospettire i poliziotti, anche in questo caso, il “via - vai” di uomini che entravano all’interno del garage, per poi uscirne dopo 20 minuti circa, in alcuni casi in compagnia di una donna. Hanno così sorpreso le ragazze che, affacciate alla finestra dell’appartamento, si procuravano in modo inequivocabile dei clienti, invitandoli a salire. Ieri mattina è scattato il blitz degli investigatori. All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno sorpreso insieme alla “maitresse” una delle ragazze ancora in compagnia di un cliente. Nella casa gli agenti hanno trovato numerosi profilattici oltre ad altri accessori del mestiere.

Gli affari erano gesti da D.P.M., pregiudicato romano di  46 anni e  dalla sua compagna, di nazionalità colombiana, già sottoposta agli arresti domiciliari.
La donna ricopriva il ruolo  di “maitresse” delle  ragazze. Era lei, infatti, che si procacciava le donne, tutte di nazionalità colombiana,  da avviare al meretricio, convincendole ad arrivare in Italia ed offrendo la disponibilità  del suo appartamento. L’uomo,  invece, era  molto attento alla burocrazia: appena le ragazze arrivavano in Italia,  si preoccupava dei documenti necessari ad avviare  immediatamente le pratiche per  regolarizzare la loro residenza.  In cambio dell’ospitalità le donne  dovevano versare alla coppia la somma di 700 euro mensili.

I due, D.P.M. e S.R.J. sono stati denunciati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Denunciato per favoreggiamento della prostituzione anche il proprietario di un’ officina di riparazione di scooter. La “professionista” ha dichiarato di aver preso in affitto il locale, e di utilizzarlo per gli “incontri a pagamento”.
Gli investigatori hanno proceduto al sequestro del locale.  Per il proprietario dell’officina anche la denuncia per ricettazione, essendo stato rinvenuto un telaio di uno scooter risultato rubato.

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