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Esquilino Castro Pretorio / Via Volturno

Casa chiusa a Termini: un anno e quattro mesi alla titolare

Dopo l'arresto per sfruttamento della prostituzione è arrivata la condanna per una donna di 52 anni che in via Volturno, dietro un finto centro benessere, aveva allestito una casa chiusa

Aveva allestito un centro benessere a tutti gli effetti, X C., la cittadina cinese di 51 anni, arrestata qualche tempo fa con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. In via Volturno, dove era ubicata la sua attività, i clienti non andavano a rifarsi le sopracciglia. Ad accoglierli trovavano donne semi-nude, tutte di origine orientale, che si prestavano per rapporti sessuali. Ieri i giudici di Piazzale Clodio hanno condannato la titolare di quel beauty farm a un anno e quattro mesi di reclusione.
 
X. C. aveva organizzato tutto nel minimo dettaglio: aveva trovato un appartamento in centro, proprio a Termini dove il via vai di persone è una costante ed era riuscita anche a farsi una discreta pubblicità soprattutto sul web, riuscendo in questo modo a reclutare molti clienti. Ma è stato proprio quell’afflusso di persone che ha insospettito la polizia. Professioni e turisti, che da mezzogiorno alle 4 di mattina, frequentavano quello che era sponsorizzato come centro benessere. I primi a dare l’allarme sono stati i condomini che, infastiditi dal continuo fracasso, hanno avvertito il Commissariato Viminale. Così sono partite le indagini e, dopo alcuni appostamenti e contatti con i clienti, è venuta fuori la verità: lì dentro non si usavano pinzette, ma preservativi e creme per massaggi. Una vera casa chiusa, insomma, pubblicizzata su tanti siti internet e sui blog, dove era possibile trovare il numero di proprietà di X. C.. Bastava chiamare una prima volta, poi andare in via Volturno e richiamare. Solo a quel punto la padrona di casa avrebbe aperto. Accoglieva i clienti, insieme a qualche ragazza semi-nuda e subito esponeva il prezzo: 100 euro un rapporto completo, 50 parziale. Un’attività questa che si è ripetuta finché gli agenti del commissariato hanno arrestato la titolare.

Ieri il tribunale, che ha giudicato Xiumei C., ha applicato nei suoi confronti le attenuanti generiche, perché non aveva nessun precedente penale, quindi è stata emessa la sentenza: un anno e quattro mesi di reclusione.

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