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Centro Trastevere / Viale di Trastevere

Movida selvaggia nel Centro storico: "Ordinanza vana finché aprono minimarket"

Stop a vendita e consumo di bevande alcoliche in specifiche fasce orario e sanzioni salate per chi non rispetta i divieti. Ma è sufficiente ad arginare il caos? Fipe Roma: "Serve regolamento su nuove aperture"

Le ordinanze servono a poco. Finché il centro storico resterà l'enclave di minimarket, take away e friggitorie varie il decoro sarà sempre più difficile da raggiungere. Ne è convinto il presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Roma, Fabio Spada, che ha commentato l'ennesima ordinanza anti alcol arrivata puntuale come ogni anno in prossimità della bella stagione. Stop a vendita e consumo di bevande alcoliche in specifiche fasce orarie e sanzioni salate per chi non rispetta i divieti. Ma è sufficiente ad arginare il caos? 

"Non sono le ordinanze la soluzione contro la mala movida. Serve piuttosto un corpus di regole strutturali per arginare il proliferare incontrollato di un microcosmo di minimarket, take away e tutti quei piccoli esercizi commerciali che operano con personale ridotto al minimo e in spazi limitati favorendo la concentrazione della clientela (e il relativo consumo) all'esterno" dichiara il numero uno di Fipe Roma, forte dei dati raccolti dall'associazione.   

Nel solo centro storico della Capitale si contano 1.573 ristoranti, 900 bar, 110 gelaterie, a cui si uniscono 343 take away. "Da questi numeri ben si può comprendere quanto a Roma si riscontri un eccesso di offerta, situazione analoga per molte altre città italiane - prosegue Spada - proprio l'eccesso di offerta, insieme all'aumento di locali di ridotte dimensioni e senza servizio, e la possibilità per chiunque, anche in forme abusive, di vendere bevande alcoliche sono le cause principali alla base del fenomeno della mala movida. Per questo è ormai fondamentale intervenire su questi aspetti, bloccando in primo luogo le nuove aperture, a cominciare da take away, minimarket e chioschi. Alcuni sindaci in diverse città italiane hanno già operato in questa direzione, per salvaguardare l'ordine pubblico e il decoro dei centri storici, e sarebbe opportuno che anche Roma seguisse quest o esempio".

Verso il nuovo regolamento 

A tal proposito, dopo la bocciatura in Aula alla proposta del dem Orlando Corsetti, la categoria è in attesa di un nuovo regolamento che vada a disciplinare le nuove aperture. Ci sta lavorando l'assessore al Commercio, Adriano Meloni. dovrebbe arrivare a breve in giunta, termine di una serie di incontri con le associazioni di categoria e di residenti. A non convincere fin da subito le zone scelte per l'applicazione dei divieti, troppo ristrette. L'assessore sembrerebbe intenzionato a inserire tutto il sito Unesco nel perimetro dello stop, ma lasciando fuori altre zone prese d'assalto dal fenomeno come San Lorenzo, Ponte Milvio e Pigneto. 
 

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