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Monti Centro Storico / Via della Madonna dei Monti

Monti, nuovo coordinamento di comitati: insieme per il "no" all'isola ambientale

Ieri l'assemblea di presentazione della nuova realtà associativa. Obiettivo? "Battersi per la vivibilità del Rione". Ma prima di tutto contrastare il progetto previsto per il quadrante, già presentato in commissione Mobilità

"Salvare il rione Monti" è lo slogan chiave. C'è un nuovo Coordinamento di comitati, un sito internet, un blog, e ieri la prima assemblea di presentazione. "È necessario mettere al centro i veri problemi di quest’area così pregiata, servirebbero politiche che permettano al centro di diventare un’opportunità per tutta Roma e non solo per l’imprenditoria del degrado che spopola nei percorsi turistici più battuti". Tradotto? Stop al progetto Argiletum con le sue vie pedonali, la sua nuova Ztl, i suoi divieti di sosta, i suoi marciapiedi allargati. L'isola ambientale a Monti, quella voluta dalla giunta Cinque Stelle (in ottemperenza al Piano Regolatore) e da un gruppo di residenti del rione che da tempo la sponsorizza, non s'ha da fare. E nonostante il consigliere comunale Enrico Stefano abbia ribadito che "indietro non si torna", i contrari tornano all'attacco. Lo hanno fatto ieri nella sala parrocchiale di Madonna dei Monti, strapiena. 

L'obiettivo primario è parlare del rione. "Il Coordinamento Comitati Rione Monti riunisce i comitati, le associazioni e i cittadini che hanno tra i loro obiettivi la vivibilità del Rione intesa come il complesso delle condizioni ambientali che rendono possibile un’armoniosa convivenza tra chi vi abita, vi lavora o vi si reca in visita". Si presenta così la nuova realtà associativa che raccoglie le esperienze dei comitati via Baccina e via Madonna dei Monti, Urbana per Monti vivibile, via del Boschetto e via Panisperna, residenti di via dei Serpenti, Associazione culturale ricreativa e sportiva Rione Monti. "Assistiamo sconsolati al declino di Roma - dichiara la portavoce Lisa Roscioni - ma rimaniamo fiduciosi e ottimisti sulla possibilità che possa ritrovare le ragioni del suo essere la città più bella del mondo"

L'occasione è comunque buona per ribadire con fermezza la piena contrarietà al progetto presentato un mese fa in commissione Mobilità per la trasformazione del quadrante in isola ambientale. Un'estensione del primo piano di pedonalizzazione di via Urbana proposto da un gruppo di associazioni alla giunta Marino e subito bocciato. Il nodo, gira e rigira, è sempre quello. Il rischio paventato dai presenti? Aprire le porte a tavolini, dehors e commercio sfrenato di ogni genere, pronto ad attecchire sulle strade liberate dalle auto: via Urbana e via Madonna dei Monti. 

Per i presenti la chiusura al traffico farebbe la fortuna dei ristoratori. E c'è chi ricorda che proprio da un gruppo di commercianti di via Madonna dei Monti partì nel 2015 una lettera con richiesta di pedonalizzazione diretta al municipio. Insomma, il nemico è il proliferare di esercizi commerciali senza regole. Per evitarlo meglio rinunciare alla nuova viabilità, che comunque non piace anche per altre ragioni, tra queste l'eccessivo carico di traffico che si andrebbe a ripercuotere - questo il timore - su strade e quartieri limitrofi. Vedi Esquilino. 

Più in generale sul commercio "selvaggio" e illegale è intervenuta anche la presidente del municipio Sabrina Alfonsi, pronta a proseguire la lotta contro le infiltrazioni mafiose negli esercizi commerciali: "Il 70 per cento dei locali del centro storico è controllato dalla malavita organizzata. Come municipio ci stiamo battendo per individuare e segnalare alla forza pubblica eventuali irregolarità. Se vedete degli scontrini con scritto Caserta portateli al municipio. Procederemo con i controlli".

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