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Monti Monti / Via degli Zingari

L'Ottobrata non s'ha da fare e Monti resta senza festa: "Troppo impattante" 

Gli organizzatori: "Impossibile evadere le richieste di polizia locale e Sovrintendenza, sono arrivate pochi giorni fa". Pd e centro destra: "Chiarire subito le ragioni dello stop". Naim: "Le regole sono regole"

"L'Ottobrata Monticiana è stata annullata". A dare l'annuncio su Facebook sono gli stessi organizzatori, a poche ore dall'inizio della storica festa che anima il rione a inizio autunno. Tre giorni di spettacoli, musica, street food nel primo weekend di ottobre per godere all'aperto degli ultimi scampoli di bella stagione. L'edizione di quest'anno era in programma per il 7, 8 e 9 ottobre, ma è saltata all'ultimo minuto. Troppo poco il tempo per ottemperare alle prescrizioni arrivate i primi giorni del mese da polizia Locale e Sovrintendenza. 

IL FRENO DEI VIGILI - Quali contestazioni sono state mosse all'evento? Alla richiesta per la concessione dell'Osp (Occupazione del suolo pubblico) i vigili hanno risposto sì, ma a condizione che l'iniziativa fosse "ridotta negli spazi e rimodulata nelle modalità di svolgimento in modo da coinvolgere esclusivamente aree pedonali". Eccessivo l'impatto secondo il parere rilasciato il 30 settembre dagli uffici del Comando generale, che suggeriscono un ridimensionamento: "Restiamo in attesa di maggiori indicazioni riguardo le modalità di svolgimento della suddetta iniziativa con particolare riferimento alle attività su area pubblica come concerti, esibizioni, somministrazione di alimenti e bevande"

PLANIMETRIA E STRUTTURE - Ma ecco cosa troviamo nel progetto, presentato da Upter Solidarietà (associazione di volontariato con sede in via Quattro Novembre) e dall'associazione Culturale Sportiva e Ricreativa Rione Monti: un palco 4x4 per gli spettacoli dei più piccoli in via degli Zingari, al civico 4, un altro palco 6x6 davanti al civico 10 di piazza della Suburra, vicino anche un tatami di poliestirene per le esibizioni di arti marziali e sei sedute ai lati per atleti e allenatori, un "punto informazioni artigiani" in via Madonna dei Monti, sul marciapiede fronte chiesa, un punto Upter tra il civico 41 e la chiesa di Madonna dei Monti e un gazebo per le autoanalisi del sangue con strumento capace di fornire una diagnosi veloce e risultati in soli 7 minuti, dimensioni 6x3. 

Poi in via Baccina un furgone piaggio Porter e 3 piaggio Ape dal civico 54 fino al box di fiori, insieme a un altro gazebo tra il civico 51 e 52. Sempre in via Baccina un altro punto informazioni dove sarebbe stato consegnato il programma della manifestazione. Una struttura così pensata, insieme all'occupazione di suolo pubblico, avrebbe avuto bisogno anche di una serie di limitazioni del traffico con una serie di divieti di transito e fermata nelle strade interessate, richieste dagli organizzatori ma bocciate dai vigili, per un quadrante già "congestionato da intensi flussi veicolari e pedonali in presenza di importanti attrattori turistici". 

LO STOP DELLA SOVRINTENDENZA - Al freno tirato dagli uffici della municipale si è aggiunto anche il parere della Sovrintendenza del 3 ottobre, favorevole ma a delle condizioni. Ne citiamo alcune: niente furgone Piaggio e un solo tavolino in via Baccina a distanza di cinque metri dalla facciata dai palazzi, un solo gazebo in via Madonna dei Monti, il parere del dipartimento Ambiente per la verifica dell'impatto acustico e il parere della Soprindentenza Statale trattandosi di aree vincolate. Troppe restrizioni e troppo poco il tempo per rimettere in piedi una nuova organizzazione. 

Da qui l'annuncio di annullamento della festa, non senza dure parole di dissenso. "L'Ottobrata Monticiana è stata annullata per arzigogoli tecnici snocciolati dalla Polizia Municipale e dalla Sovraintendenza delle Belle Arti". Tutte "prescrizioni comunicateci non a Luglio scorso all'atto della nostra richiesta, bensì appena 72 ore prima della prevista apertura della Festa, con assoluta impossibilità ad essere evase". E nonostante "ci fosse la manifesta approvazione di Presidente, Giunta e Consiglio del I Municipio Roma Centro Storico". 

LE REAZIONI DELLA POLITICA - Già, il progetto era passato in commissione Cultura, fatte salve le raccomandazioni agli organizzatori, che non gravassero troppo sulla vivibilità del rione. "A fronte di una volontà politica e un'idea di città in cui le feste rionali e la cultura sono un elemento di ricchezza importante e di costruzione del senso di comunità per Roma troviamo un blocco burocratico e vincolante che deve essere necessariamente semplificato e superato perché rischia di essere strumento di veto per chi vuole una città spenta e lascia la politica impotente" scrivono i consiglieri del Pd, compatti in difesi della festa.

Ma il dispiacere è bipartisan. "Abbiamo appreso che alcuni uffici capitolini hanno rilasciato dei pareri condizionati che a 72 ore dall'inizio della manifestazione non possono essere applicati. Noi oggi siamo stati tra i promotori di un atto urgente dove si richiedono delucidazioni in merito" dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An nel I Municipio, Stefano Tozzi capogruppo, Lorenzo Santonocito e Gianluca Caramanna. 

Soddisfatta invece la consigliera dei Radicali, Nathalie Naim, da sempre contraria alla festa nella sua veste attuale. "Le persone non si rendono conto che le regole sono regole e non si possono eludere, ci sono i pareri tecnici e non politici, il caos la notte con i bambini che non riescono a dormire e i disagi provocati agli abitanti, quelli che non hanno da festeggiare ma da muoversi, magari da portare un figlio autistico a fare le terapie, come mi ha segnalato una residente, sono fortemente ostacolati da questa festa. C'erano della prescrizioni, andavano seguite"
 

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