Camion bar, Testaccio non li vuole: "Tolgono posti auto e stanno a pochi metri dalle finestre"

Movida senza freni, concerti estivi fino all'alba, ztl che non impedisce il parcheggio 'selvaggio'. E ora, c'è chi lamenta già sul piede di guerra, "ci mancavano anche i camion bar". Non è indolore il trasferimento delle bancarelle annunciato a gran voce dalla giunta Marino. La rivoluzione del decoro è indigesta agli ambulanti, che non vogliono mollare i monumenti certo più redditizi del Lungotevere, ma anche a qualche cittadino. 

Nel rione Testaccio, che dovrà accogliere parte delle soste di Fori Imperiali e Colosseo, non mancano malumori, specie se i camioncini itineranti occuperanno i pochi posteggi esistenti, magari a ridosso delle finestre dei piani terra. 

"Stiamo andando a posizionare dei punti ristoro in un quartiere che è già un ristoro a cielo aperto". Marzio Ciaralli, presidente di Testaccio in Testa, abita in via Ferraris, dirimpetto a uno dei camion bar in arrivo. Ha scritto al sindaco, agli assessori competenti, comunali e municipali, pronosticando lo scenario infernale che i testaccini dovranno sopportare. 

"Macchine in doppia e tripla fila che si fermeranno di continuo per mangiare un panino alle bancarelle, come se già non fossimo costretti a combattere contro strade strette continuamente intasate dalle auto". Una mossa che rischia di vanificare il lavoro quotidiano "per riqualificare il nostro rione". 

Sei le postazioni che toccheranno al quartiere. Una su via Beniamino Franklin, a 20 metri da via Manunzio, tre su Lungotevere Testaccio, fronte via Ferraris e via Bodoni, lato destro verso largo Marzi, fronte via Florio, una in via Marmorata, lato Poste, e un'altra su Largo Marzi tra il civico 10 e Ponte Testaccio. Troppe e tutt'altro che strategiche per chi, dal I municipio, ha già raccolto le rimostranze dei cittadini.

"Oggi sono comparse le nuove strisce che delimiteranno le soste a via Franklin, tolgono sei posti auto. Facemmo un battaglia contro Alemanno che voleva mettere le bancarelle del mercato Testaccio sotto la finestre a via Manuzio. La vincemmo tutti insieme, Pd, Sel e cittadini. Ora siamo punto e da capo". Yuri Trombetti, testaccino doc, presidente del consiglio di via della Greca, è pronto a dare battaglia. 

"Serviva un tavolo di concertazione anche con i cittadini e con gli enti di prossimità, le soste nel quadrante sono troppe se consideriamo anche tutte quelle su via della Piramide Cestia. E' così che pensiamo di valorizzare un quartiere che è già in forte sofferenza?". A fargli eco il capogruppo della Lista Civica Marino, Stefano Marin. 

"Andava fatto un passaggio anche in commissione Commercio e in consiglio municipale si potevano quanto meno indicare delle soste alternative concordate con la cittadinanza. Via di San Gregorio ad esempio, sarà oberata".