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Venerdì, 26 Aprile 2024
Trastevere Via della Lungara

Trastevere, un BioComp all'orto botanico: getti l'organico e prendi il terriccio

Una macchina per il compostaggio a chilometro zero, una delle 100 che arriveranno in tutta Roma, davanti al giardino botanico di Largo Cristina di Svezia. Il presidente Fortini: "Stiamo definendo i dettagli con il municipio"

Una macchina per il "compost di comunità" nel parcheggio davanti all'orto botanico di Largo Cristina di Svezia. Anche Trastevere avrà il suo bioComp, un apparecchio elettromeccanico per la smaltimento in loco dei rifiuti organici e la produzione di terriccio fertilizzante a chilometro zero. 

"Ne stiamo discutendo con il municipio, la presidente Alfonsi ha già dato il suo ok" spiega a Romatoday il presidente Ama, Daniele Fortini. I tempi non saranno brevissimi, perché "è ancora in corso un primo esperimento del macchinario a Casaccia, presso la sede Enea, dove verrà redatto un manuale d'uso con le caratteristiche tecniche e tutte le informazioni relative al suo utilizzo in sicurezza". 

Una volta assunte queste informazioni, che dovrebbero essere completate entro l'anno, Ama procederà alla gara per l'acquisto dei macchinari. Insomma, per l'installazione e l'utilizzo da parte dei residenti del rione dobbiamo aspettare almeno primavera. Quello di Trastevere sarà uno dei 100 BioComp che verranno posizionati su Roma.  

Un'idea nata da una serie di sopralluoghi effettuati da Fortini insieme al presidente della commissione Rapporti con Ama, non che consigliere della Lista Civica Marino, Stefano Marin. "Abbiamo proposto di utilizzare un'area di parcheggio davanti all'orto botanico con l'idea anche di restituire vitalità al giardino, perché sono in molti a non conoscerlo". E poi, ovviamente, per i benefici che una simile iniziativa potrebbe apportare al rione, da sempre in difficoltà sul fronte rifiuti. 

"La macchina potrebbe servire un buon numero di residenti - prosegue Fortini - e anche molte utenze commerciali e di ristorazione. Il terriccio fertilizzante potrà andare a loro, o essere utilizzato dall'orto botanico. In più vorremmo che l'abbattimento dei costi sulla filiera tradizionale si traducesse in un risparmio per i cittadini, in una sorta di premialità sul pagamento della Tari". 

Già, perché i costi si ridurrebbero se si pensa che il trasporto di una tonnellata di organico negli impianti di compostaggio - attività svolta per lo più fuori Roma - costa 300 euro e lo smaltimento 120. Il prezzo di un'apparecchiatura oscilla intorno ai 20 mila euro. Il risparmio, assicura Fortini, "è garantito". Ma come funziona il "compostaggio di comunità"?

Le macchine di ultima generazione sono elettromeccaniche, nel caso specifico di Largo Cristina di Svezia verrebbe installata all'aperto. Al suo interno vengono inseriti i rifiuti organici che rimangono nella macchina una ventina di giorni, il tempo necessario per la trasformazione in fertilizzante. Il materiale viene sminuzzato, poi passa in una vasca di decantazione, viene pressato, e poi asciugato. Le misure della macchina sono tutto sommato contenute. Si va dai 2 agli 8 metri cubi. Per Trastevere quella più idonea è ancora da stabilire. Una piccola rivoluzione green, per un rione che ancora soffoca tra sacchetti abbandonati agli angoli delle strade e sporcizia dopo i weekend di movida. E con la nuova differenziata, che ancora deve ingranare.   

VIDEO--->COME FUNZIONA IL COMPOSTAGGIO DI COMUNITA'

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