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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aspettava un posto letto l'uomo che ieri si è lanciato nel Tevere

L'uomo era stato visitato all'ospedale Fatebenefratelli che ne aveva disposto il ricovero precauzionale. Mentre aspettava alcune analisi, il 30enne si è allontanato dall'ospedale attraverso una finestra e si è lanciato nel fiume

E' un romeno di 30 anni l'uomo che si è buttato nel Tevere ieri mattina da un argine nei pressi dell'ospedale Fatebenefratelli. Ieri, nel pomeriggio, erano state diffuse delle testimonianze che parlavano del rifiuto del ricovero da parte dell'ospedale. In serata è arrivata la versione ufficiale dell'ospedale che attraverso il capo ufficio stampa Franco Ilardo ha spiegato quanto accaduto.

L'uomo è stato visitato dai medici del pronto soccorso ed era in attesa di essere ricoverato in osservazione in un reparto di psichiatria. Secondo quanto ricostruito dai vertici del nosocomio, l'uomo é arrivato nel pronto soccorso verso le 8 in seguito alle conseguenze di una colluttazione.

Il 30enne è stato per questo visitato, anche da uno psichiatra, ma non è stato ravvisato nulla di particolarmente grave. Tuttavia, aggiunge il responsabile dell'ufficio stampa, è stato disposto un ricovero precauzionale.

Al riguardo, mancando posti letto al Fatebenefratelli, sono state inviate richieste, tramite fax, ad altri ospedali. Nel frattempo si è liberato un posto nel nosocomio dell'isola Tiberina e, mentre attendeva la conclusione di alcune analisi, l'uomo si è allontanato dall'ospedale attraverso una finestra.

“La ricostruzione dei fatti”, conclude Ilardo, “è riscontrabile dalla documentazione stilata nel pronto soccorso”. Al momento il corpo dell'uomo non è stato ancora ritrovato. Proseguono le ricerche da parte dei vigili del fuoco e del nucleo sommozzatori.


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