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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Befana piazza Navona: "Ma quale restaurazione! Il bando è stato fatto da Marino"

Bagarre per le graduatorie delle postazioni: sempre ai soliti noti e con punteggi qualità bassissimi. Il commissario Orfini: "Chi vuole raccontare un Pd schiavo delle lobby fa cattiva propaganda"

I nomi degli assegnatari sono sempre gli stessi, Tredicine in testa, e il punteggio qualità per i prodotti venduti è vicino allo zero. Altro che rivoluzione, la Befana di piazza Navona fa un passo indietro. E il colpevole è solo uno. "Il bando in questione fu fatto ai tempi della giunta Marino tanto che a presentarlo in grande stile furono gli assessori di Comune e Municipio (troverete facilmente le foto online)"

Matteo Orfini entra a gamba tesa nella bagarre scoppiata con la pubblicazione delle graduatorie per i posti della nuova fiera. Residenti indignati per il pessimo risultato di un bando che prometteva di riportare qualità, decoro e legalità tra i banchi della storica festa.  E che invece ha partorito banchi dimezzati sì, ma sempre ai soliti noti e con punteggi bassissimi, specie nel settore alimentare: 20 su un massimo di 50 ad Alfiero Tredicine, che guadagna i primi due posti. 

Ma a chi in queste ore sta ricostruendo i fatti facendo coincidere la cacciata dell'ex sindaco con le ombre emerse dai risultati della gara pubblica, il commissario del pd romano risponde per le rime."Quel bando era vincolato nella stesura da norme superiori (intesa stato regioni e comunali, mi sembra di ricordare) - scrive in un lungo post su Facebook - furono utilizzati tutti gli spazi possibili per aprire il bando e inserire principi che garantissero la qualità. Ma i paletti normativi sono piuttosto rigidi. Anche perchè quella di piazza Navona è una 'fiera' e quindi è sostanzialmente riservata a una specifica tipologia di operatori. Se si voleva alzare il livello qualitativo bastava cambiare la natura della manifestazione. Cosa che è nelle competenze del Comune di Roma fare attraverso una delibera. E che però il Comune di Roma -nè prima di Marino nè con Marino- ha ritenuto di fare". 

C'è chi invece punta il dito contro il Pd, attribuendo la responsabilità del bando (pessimo) il municipio ha fatto il danno e un intervento salvifico di Marino, paladina di trasparenza e legalità, avrebbe impedito lo sfacelo, con un discipilinare sulla qualità che poi la commissione tecnica, assente l'ex sindaco, non avrebbe mai applicato. Ricostruzioni fantasiose per Orfini che incalza. 

"Non c'è nessuna restaurazione dopo la fine della giunta, parliamo di una vicenda nata e gestita con Marino sindaco. Anche l'anno scorso i Tredicine avevano vinto e non aprirono per protesta contro il municipio che aveva ridotto gli spazi per le bancarelle. Riduzione che è stata non solo confermata ma anche aumentata quest'anno e accompagnata da altre prescrizioni per garantire un miglioramento della manifestazione. Scelte coraggiose che hanno prodotto minacce pesanti agli esponenti politici del Pd del I Municipio.

E ancora: "È la giunta del I Municipio ad essersi esposta in prima persona contro lobby e interessi, sono loro che in queste ore si sono per primi dichiarati insoddisfatti dell'esito del bando e hanno giustamente attivato le procedure di controllo per verificare che gli uffici tecnici abbiano correttamente applicato quanto stabilito. Questa è la verità. Chi vuole raccontare un Pd servo delle lobby, pronto ad azzerare le battaglie di legalità di questi anni, fa cattiva e scorretta propaganda. Noi continuiamo a lavorare per rendere Roma una città più giusta e più moderna dove legalità e trasparenza non siano considerate un optional".

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