rotate-mobile
Centro Centro Storico / Piazza di Monte Citorio

Montecitorio: precari in protesta, lancio di uova e ortaggi

La polizia, in assetto antisommossa, ha creato un cordone a una trentina di metri dall'ingresso della Camera. Lancio di ortaggi e uova

Stamattina a piazza Montecitorio si sono dati appuntamento i sindacati Cobas e Usb con i precari per manifestare contro l'incertezza nel mondo del lavoro. Durante la mattinata i precari hanno dato vita a un lancio di uova e ortaggi che ha coinvolto la polizia schierata in assetto antisommossa che, con un cordone, teneva a distanza i manifestanti da Montecitorio.

Romolo del Cps, Coordinamento Precari della Scuola, ci racconta i motivi della protesta e quanto accaduto in piazza: “Siamo in presidio da sabato. Stamattina abbiamo partecipato all'assemblea aperta qui in piazza. Ci tengo a sottolineare che non ci sono con noi solo i precari della scuola, ma i precari di tutto il mondo del lavoro perché questa protesta riguarda tutto il mondo occupazionale”.

Quindi spiega cosa sia accaduto in piazza, visto che in un primo momento alcune agenzie e giornali hanno parlato di lanci di petardi e di cariche della polizia. Chiarisce Romolo: “Non ci sono state cariche della polizia, né bombe carta ma un solo petardo. Abbiamo lanciato ortaggi e uova per seguire il consiglio di Brunetta. Lui dice di mandare i precari al mercato e noi, per risposta, gli portiamo gli ortaggi dal mercato”.

Presidio Montecitorio

Quindi torna sui motivi della mobilitazione degli insegnanti precari: “La protesta della scuola è nata perché dentro il dl sviluppo approvato ieri, il ministro Gelmini ha inserito nell'art 9 al comma 18, una modifica per cui il mondo dei precari della scuola in Italia non è allineato a una norma europea (368/2011 ndr) che prevede l'avvio della stabilizzazione di tutti i precari dopo i tre anni di lavoro mentre, con questo comma, della legge ne beneficeranno tutti tranne gli insegnanti.”
Dopo un breve corteo per le vie del centro, i manifestanti sono tornati in presidio a Montecitorio, tra loro anche Stefano Pedica dell'Italia dei Valori che dichiara: “È giusto che queste persone siano indignate perché è giusto indignarsi per il diritto allo studio e al lavoro bisogna rispettarle e non strumentalizzare la protesta.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Montecitorio: precari in protesta, lancio di uova e ortaggi

RomaToday è in caricamento