Teatro Valle: gli occupanti chiedono nuove forme di gestione
I lavoratori dello spettacolo che occupano il teatro chiedono che il Valle rimanga pubblico, ma con nuove forme di gestione etiche e una direzione con un turn-over
Ennesima assemblea oggi al Teatro Valle dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, che dal 14 Giugno occupano lo storico teatro per protestare contro i tagli dell'ultima finanziaria.
Questa mattina, durante la conferenza stampa, sono state avanzate le ultime proposte degli occupanti: il Teatro Valle "deve rimanere pubblico", trasformandosi in un "ente o fondazione", ma soprattutto in un "centro dedicato alla drammaturgia italiana e contemporanea".
Le richieste sono state raccolte in un testo, dove si chiede che il teatro venga “riconosciuto e tutelato come un bene comune, con un diritto soggettivo ed un finanziamento dedicato alla gestione delle attività, nelle forme giuridiche di ente o fondazione”.
“Circa la sua vocazione artistica – proseguono gli occupanti - si è affermata l'idea di creare un centro dedicato alla drammaturgia italiana e contemporanea […] capace di interloquire alla pari con i suoi omologhi esistenti e operanti all'estero: il Royal Court Theatre di Londra, il Theatre de la Colline di Parigi, la Schaubuhne di Berlino”.
Riguardo la gestione, i lavoratori dello spettacolo hanno pensato a "nuove forme di gestione etiche", che prevedano una direzione "artistica plurale con la garanzia di un turn over", un principio 'ecologico' che garantisca l'equilibrio nella distribuzione delle risorse fra piccole e grandi produzioni, l'equità nelle paghe, una politica dei prezzi accessibile, trasparenza nei bilanci e l'elaborazione di un "codice etico, modello per tutti i teatri e le compagnie". (Fonte Ansa)