Viale Manzoni: scoperta casa a luci rosse, colombiana indagata
Gi agenti del Commissariato Esquilino hanno fatto irruzione in un appartamento dedito alla prostituzione. La casa era frequentata e gestita da prostitute di origine colombiana
Scoperta "casa a luci rosse", con un elevato numero di clienti che assicurava alle "escort" guadagni per oltre 30.000 euro procapite mensili in viale Manzoni. Le prostitute, tutte di nazionalità colombiana, si prostituivano a turno nell'appartamento. I "servizi offerti" erano vari e le prestazioni potevano anche costare al cliente fino a 400 euro.
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Esquilino. diretti dal dottor Domenico Condello, da tempo tenevano sotto controllo il via vai di persone nei pressi dello stabile in Viale Manzoni e ieri sera hanno deciso di intervenire, facendo irruzione nell'appartamento. All'interno, oltre ai numerosi clienti, i poliziotti hanno identificato 2 ragazze colombiane che si aggiravano per la casa seminude.
Durante la perquisizione gli agenti hanno sequestrato diversi telefonini cellulari che le ragazze utilizzavano per contattare i clienti, un'agenda elettronica e un computer portatile usato per pubblicizzare la "casa del piacere" su internet con tanto di foto "audaci". C'erano anche oltre 2000 profilattici ed un rilevatore universale di banconote false con il quale venivano controllati i soldi prima di ogni prestazione.
La casa, sottoposta a sequestro, è risultata affittata ad una prostituta colombiana, che ha ingaggiato due connazionali per esercitare l'attività e che ora è stata indagata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
