Esquilino, transessuale e prostituta soci in affari: chiusa casa d'appuntamento
Il blitz della polizia è scattato mercoledì. A segnalare strani movimenti nell'appartamento i vicini di casa dei due soci. Le forze dell'ordine hanno sequestrato anche oggetti sadomaso
Il progetto imprenditoriale di una prostituta e un transessuale mercoledì è stato fermato dalle forze dell'ordine. I due gestivano una casa chiusa nel quartiere Esquilino. Erano entrati in società per combattere la crisi del settore. Inizialmente, infatti, ad allestire l'appartamento a luci rosse era soltanto la prostituta, cittadina ecuadoriana.
Ben presto però la donna si è resa conto di dover diversificare l'offerta delle prestazioni per soddisfare ogni tipo di richiesta e dividere le spese. Ha dunque proposto ad un transessuale di dividere l'alloggio e lavorare insieme e lui ha accettato. Ieri però la collaborazione dei due soci si è conclusa poichè la casa del piacere è stata chiusa. La "maitresse", C.B. è stata denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
A segnalare alle forze dell'ordine i vicini insospettiti dal consistente via vai di persone a tutte le ore del giorno e della notte. I poliziotti del commissariato Esquilino, diretto dal dott. Domenico Condello, esaminate le numerose lamentele e proteste, hanno fatto scattare gli accertamenti.
Sono stati numerosi i clienti identificati "in transito" nella casa a luci rosse, tra i quali professionisti e persone della medio-alta borghesia, che hanno aiutato gli agenti a ricostruire il meccanismo di annunci e contatti telefonici con i quali era possibile accedere all'appartamento. Quando gli agenti della polizia sono entrati nell'abitazione, per la quale è stato disposto il sequestro, hanno avuto piena conferma dell'organizzazione messa in piedi dai due "soci".
Si sono imbattuti in telefoni e computer portatile usati per la pubblicazione degli annunci della casa del piacere, oltre che in 1.500 profilattici, numerosi oggetti erotici per prestazioni sado-maso e dvd con filmati hard. Gli oggetti sono stati sequestrati a riprova dell'elevato numero di clienti che consentiva alle prostitute ed ai transessuali di avere lauti guadagni mensili.
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