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Esquilino San Giovanni / Via Statilia

Via Statilia: no al progetto di "riqualificazione del parco"

L'architetto Pasquale Cascella ha esposto l'opposizione dei residenti di via Statilia al progetto di "riqualificazione del parco". Lunedì 18 aprile si svolgerà una riunione per la raccolta firme

"Non vogliamo nessun chiosco”, è quanto dichiara l'Architetto Pasquale Cascella in merito alla costruzione dello stesso in via Statilia. L'architetto, a nome di molti residenti della zona, sostiene che “la realizzazione della struttura è un inutile dispendio di soldi”. “Si tratta di uno spazio verde- ci dice Cascella– che da molti anni assolve alla funzione di area di salvaguardia di un tratto dell'Acquedotto Neroniano, ramo secondario dell'Acquedotto Claudio.

L'architetto sostiene che la base delle arcate del monumento secolare è fruibile solo in minima parte, perché presenta una pendenza che dalla strada sale per più metri. “Si tratta di un progetto a forte impatto ambientale – continua Cascella – ed elevati costi. Ci sono lavori di importanza primaria: si pensi all'infinità di buche lungo le strade e i marciapiedi. Dal 6 ottobre, giorno in cui fu presentato il progetto di “riqualificazione del parco di Via Statilia” durante l'assemblea svoltasi presso la Basilica di S. Croce in Gerusalemme, molti cittadini si sono schierati contro questo progetto, ritenendolo “sbagliato rispetto al luogo”.

Via Statilia: il degrado dell'acquedotto

La “riqualificazione” prevede la formazione di sei piazzole pedonali nel rilievo di terra addossato all'acquedotto. “Ciò comporta – commenta l'architetto – la realizzazione di muretti di sostegno del terreno e la formazione di trincee, come sono state definite dai residenti. E' giudizio unanime, di cittadini ed esperti, - aggiunge Cascella - che queste piazzole sono di forte impatto ambientale e compromettono l'assetto archeologico dell'area. Non riusciamo proprio a capire come tutto ciò non sia saltato agli occhi dell'amministrazione comunale. Lungo questa strada non è possibile stazionare di giorno perché il traffico è molto sostenuto, quindi le tre piazzole di sosta sono del tutto inutili.

Altro problema sollevato da Cascella è la costruzione del chiosco: “in una strada dove abbondano bar, ristoranti, supermercati, edicole, a cosa serve un chiosco?”, commenta l'architetto. “ Inoltre l'attuazione di questo progetto penalizzerebbe i residenti della zona per quanto riguarda i parcheggi".

"In definitiva – conclude – la riqualificazione del parco comporterebbe una riduzione di verde, di parcheggi, maggiori pericoli e un impatto ambientale devastante e la manomissione di un luogo storico importantissimo.” I cittadini chiedono all'amministrazione del loro rione di apportare al progetto le modifiche richieste. Per lunedì 18 aprile i rappresentanti del comitato, gli architetti Pasquale Cascella, Michele Zampilli e Maria Tallarico hanno previsto un'assemblea per raccogliere le firme per bloccare i lavori, se non dovessero essere prese in considerazionei cambiamenti proposti dai residenti.

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