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Trastevere Trastevere / Viale di Trastevere

Alcol e risse a Trastevere: stretta sui locali della movida, scatta la 'black list'

Continuano le azioni per scoraggiare i fenomeni di degrado nello storico Rione romano. Il presidente del Municipio Sabrina Alfonsi consegna al comandante Clemente una lista delle attività commerciali da tenere sott'occhio

Una 'black list' dei locali di Trastevere, come minimarket o pub camuffati da associazioni culturali, da tenere "sorvegliati speciali". A dare 'carta bianca' al comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente, il minisindaco del I Municipio Centro Storico Sabrina Alfonsi, dopo che lo storico Rione romano è salito alla ribalta delle cronache cittadine per situazioni di degrado, risse, alcol e sesso dentro dei portoni. Da qui l'annuncio del sindaco Ignazio Marino dell'arrivo di una nuova ordinanza antialcol a cui ha fatto seguito nella notte tra venerdì e sabato una maxi operazione antidegrado dei vigili urbani nel quartiere del centro storico della Capitale.

BLACK LIST - Una situazione delicata che ha portato i comitati ed i residenti di Trastevere a parlare dello storico Rione come "terra di nessuno". Per questo il presidente del Municipio ha consegnato al comandante Clemente: "Una lista di tutti quei locali che da tempo ricevono verbali ma che li mettono 'a bilancio', perchè a conti fatti conviene loro pagare le multe, come nel caso di quei minimarket troppo piccoli per fare somministrazione o delle associazioni culturali". Il tutto con l'intento di tenere sotto controllo la 'lista nera' dei locali e nel caso prendere provvedimenti più severi nei loro confronti.

LIBERARE LE STRADE - Quartieri interessati dal fenomeno della movida rispetto ai quali il presidente Alfonsi ha le idee chiare: "Con Ama stiamo sperimentando a Trastevere un sistema di lavaggio stradale notturno - spiega il mini-sindaco del centro storico - già in uso in altre capitali europee, che ci aiuti a combattere il degrado. Visto che alle 2 di notte deve chiudere tutto, all'1.30 l'Ama comincia a lavare le strade con i macchinari, costringendo i locali a mettere dentro sedie e tavolini e a chiudere, e gli avventori ad andare a dormire. L'obiettivo è di liberare le strade la notte e far rispettare le regole".

PRESIDI MILITARI -  Intanto scoppia la polemica per la proposta del presidente della commissione capitolina Commercio Orlando Corsetti di presidi militari nelle zone della movida: "La presenza dei militari - scrive Corsetti in una nota stampa - può funzionare come deterrente. Martedì presenterò una mozione in consiglio comunale per impegnare il sindaco a chiedere al Ministro degli Interni e al Prefetto la presenza dei militari in quelle zone".

RISPOSTA MARINO - Una proposta a cui il sindaco Marino ha risposto: "Non è un'ipotesi al mio vaglio. Io non so di presidi militari". Lodando poi l'operazione antidegrado come politica da portare avanti per ripristinare la legalità.

TASK FORCE - Polemico invece Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio: "Le task force sono inutili: la legalità non va ripristinata solo per una sera davanti ai giornalisti, ma serve un intervento organico". "Per far rispettare le regole occorre garantire stabilmente le forze dell'ordine nelle strade, premiare i tanti commercianti onesti e debellare il fenomeno dei finti fruttivendoli che vendono alcol. Stasera (ieri ndr) l'ennesima parata del presidente Alfonsi e del Comune, ma subito dopo Trastevere e Campo de' Fiori torneranno terra di nessuno. Dov'è il Sindaco Marino? Lo sa che ormai i giovani di tutto il mondo vengono a sballarsi al centro di Roma per la totale assenza di regole e decoro? Tante parole e zero fatti".

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